LE ALTERAZIONI DEL METABOLISMO DEL CALCIO E L’OSTEOPOROSI

ll professore Enrico Carmina, professore ordinario di endocrinologia, ha una notevole esperienza nel trattamento delle malattie del metabolismo del calcio e dell’osteoporosi. Ha lavorato per un anno presso il centro per la cura delle malattie del calcio del Massachussetts General Hospital a Boston, USA. Recentemente si è occupato di deficit di vitamina D ed i suoi studi hanno permesso di stabilire il criterio ideale per stabilire i valori normali e ridotti di vitamina D nel sangue. Nel 2017 ha scritto un capitolo del libro sui markers del metabolismo osseo (Biomarkers in bone disease) pubblicato dalla Springer (Dordrecht, Olanda). Nei suoi studi professionali di Milano e Palermo le donne con alterazioni della calcemia o del paratormone o con osteoporosi possono trovare una soluzione alle loro problematiche.


Quali sono le cause più comuni di aumento del paratormone (PTH) nel sangue?

 

Le cause sono molteplici, alcune facilmente risolvibili (deficit di vitamina D), altre più impegnative (adenomi o carcinomi delle paratiroidi, patologie più rare). I valori di paratormone devono essere valutati sempre in relazione ai valori di calcio nel sangue. La valutazione incrociata dei livelli nel sangue di paratormone, calcemia, vitamina D e calciuria è necessaria per stabilire la causa di un aumento del paratormone nel sangue.

 

 

 

In caso di iperparatiroidismo, l’intervento chirurgico è obbligatorio?

 

No. La terapia chirurgica è necessaria solo nei pazienti più gravi. Esistono dei criteri scientifici per stabilire se la terapia chirurgica è necessaria o no.

 

 

 

L’ipercalcemia è sempre un segno di iperparatiroidismo?

 

No. L’ipercalcemia può essere il segnale di altre malattie anche gravi come alcuni tipi di tumore. Di nuovo, è importante fare uno studio completo del metabolismo del calcio per potere stabilire la causa di una ipercalcemia.

L’osteoporosi è una malattia di competenza dell’ortopedico o dell’endocrinologo?

 

In tutto il mondo, l’osteoporosi è una malattia di competenza dell’endocrinologo. La diagnosi e la terapia dell’osteoporosi richiede una conoscenza approfondita del metabolismo del calcio. In Italia questa problematica è stata trascurata dai centri universitari di endocrinologia ed i medici endocrinologi italiani sono spesso poco competenti su una patologia di grande importanza come l’osteoporosi.

 

 

 

Nella valutazione dell’osteoporosi è sufficiente la densitometria ossea?

  

No. Sono necessarie indagini radiologiche ed una valutazione completa del metabolismo osseo incluso lo studio dei markers ossei di apposizione e di riassorbimento. Molti casi di osteoporosi sono idiopatici (senza causa riconoscibile) ma altri sono dovuti a cause particolari che possono essere curate in maniera specifica con ottimi risultati.

 I tanti prodotti disponibili per la terapia dell’osteoporosi sono tutti uguali?

 

La terapia iniziale dell’osteoporosi idiopatica (da cause non riconoscibili) utilizza dei farmaci particolari, i bisfosfonati. Tuttavia, non tutti i prodotti in commercio in Italia sono realmente efficaci. Molti prodotti hanno una scarsa utilità e non andrebbero usati. Esistono nuove terapie ma andrebbero riservate ai pazienti che non rispondono alla cura con bisfosfonati.

 

 

La terapia dell’osteoporosi va fatta per tutta la vita?

 

Teoricamente si, ma sfortunatamente molti farmaci funzionano solo per tempi limitati. E’ essenziale che la terapia dell’osteoporosi sia guidata un medico endocrinologo esperto nel metabolismo del calcio che sappia gestire i vari farmaci disponibili ed utilizzarli nei tempi giusti.